
E’ noto a tutti ormai che i cambiamenti climatici fanno parte della nostra realtà e sono sempre più evidenti. Si tratta chiaramente di un argomento che interessa tutti noi. C’è però in realtà una fascia di età che è maggiormente interessata al tema ambientale: stiamo parlando proprio della Generazione Z, composta dai giovanissimi nati tra il 1995 e il 2010. Sono proprio loro i più attenti al tema ambientale, agli sprechi e all’inquinamento.
Dalle statistiche europee emerge, infatti, che siano gli appartenenti alla fascia d’età tra i 15 e i 24 anni, coloro che si dicono maggiormente preoccupati per i cambiamenti climatici e li considerano un problema per l’avvenire. Tra questi, le donne sembrerebbero più inclini a preoccuparsi.
Tutto ciò deve essere ben tenuto in considerazione dai brand, soprattutto da coloro che si rivolgono a questo target di età.
Dalle statistiche infatti emerge come il 60% degli individui delle nuove generazioni è predisposto a passare ad alternative sostenibili e il 25% a non acquistare più moda in-sostenibile.
La comunicazione in tutto questo è fondamentale: il 55% dei giovani dichiara infatti di utilizzare i social network come mezzo di informazione, utilizzandoli anche come mezzo per informarsi sui prodotti di moda e/o brand. Ciò presuppone una maggiore responsabilità legata alla trasparenza e alla veridicità di ciò che si comunica.
In questa ottica il fast fashion ha subito una brusca decelerata: i giovani si dicono piuttosto più propensi all’acquisto di abbigliamento di seconda mano e orientati a servizi di noleggio.
I giovani della Generazione Z sono anche disposti a spendere cifre maggiori per l’acquisto di prodotti sostenibili, evitando invece l’acquisto di prodotti realizzati dall’industria del fast fashion.
Le nuove generazioni sono dunque sempre più sensibili al tema dei cambiamenti climatici e proprio per questo ricercano prodotti che rispecchino i loro ideali di rispetto per l’ambiente.